21Feb2015

Liberalizzazioni: solo parole, sull’energia un danno ai consumatori

Ieri il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera al ddl concorrenza:


stop al mercato «tutelato» e tariffe liberalizzate a partire dal 2018 per gas e luce, dopo che l’Autorità per l’energia (AEEG) aveva chiesto di “mantenere ancora attivi, per entrambi i settori, gli strumenti e regimi di tutela”, rivelando che il mercato libero dell’energia elettrica (+15/20%) e quello del gas (+7,9%) costano più di quello tutelato e funzionano peggio.

«Che senso ha eliminare l’unico elemento per calmierare le tariffe nell’energia, oggi rappresentato dalla tariffa di maggior tutela? Tanto rumore per nulla – dichiara il Presidente di Konsumer Italia Fabrizio Premuti ? il testo licenziato dal Governo è null’altro che l’apertura di una stagione di dibattiti parlamentari, di tira e molla di  lobby più o meno interessate a far sì che nulla cambi davvero, aggirandosi per anni nei palazzi della politica senza alcuna possibilità di un vero cambiamento di rotta a favore dei consumatori.

Assicurazioni, banche, telecomunicazioni, energia, farmacie, parafarmacie, e chi più ne ha più ne metta in una brodaglia che nel migliore dei casi potrebbe essere attuata da autodiscipline volontarie e che certamente non avrebbe bisogno della dignità di una legge. Ma certo l’Italia si caratterizza sempre di più per essere il Paese delle Leggi, tanto da avere ormai una quantità industriale di norme inattuate, inosservate, inutili. Caro Matteo così illudi e deludi, peccato!»

Nel settore assicurativo, il disegno di legge prevede l’obbligo da parte delle compagnie di praticare sconti a chi accetta clausole per contenere i costi ed evitare le frodi: «Che senso ha fare un elenco di condizioni contrattuali soggette a sconti nelle assicurazioni – incalza Premuti ? se non si indica uno sconto minimo, quantificandolo, e comunque lasciando una libertà tariffaria che modulata al rialzo ne annulla ogni effetto?». E poi, saltano di nuovo le liberalizzazioni di taxi, libri e farmaci, come l’ennesima mancata apertura alla vendita dei farmaci di fascia C nei supermercati. «Se questa è la proposta del Governo, allora presto ci sarà la proposta dei Cittadini – conclude il Presidente di Konsumer ? nella speranza che questi trovino ancora dei Parlamentari che ricordino di essere, seppur alla lontana, i loro rappresentanti».

Andrea Scandura

ufficio.stampa@konsumer.it