24Nov2014

Sa Free, la RC Auto in un click contro il caro polizze

Un colpo alle frodi e uno al caro prezzi nella Rc Auto. Il prossimo Consiglio dei Ministri potrebbe varare l’agognata riforma, stralciata dal decreto “Destinazione Italia”, che prevede la possibilità (e non più l’obbligo) per le compagnie di proporre l’ispezione preventiva del veicolo o l’installazione della «scatola nera» su auto e moto-veicoli.


Se il cliente dovesse accettare, l’impresa assicuratrice sarebbe vincolata ad offrire sconti sul premio in misura minima prefissata e ad accettare i risultati delle registrazioni come prova in giudizio. La nuova disciplina, che rientrerebbe come parte del disegno di legge sulla Concorrenza (o come decreto), è ormai indispensabile in un settore che vede i cittadini italiani fortemente penalizzati, sia nei confronti degli altri consumatori europei sia all’interno del territorio nazionale. Gli alti premi delle polizze (+ 25% rispetto alla media europea, con forti disparità tra le diverse regioni) e l’elevato numero di mezzi circolanti senza alcuna assicurazione (circa 3,5/4 milioni) sono solo alcune delle conseguenze delle numerose truffe di cui da anni è vittima il sistema.

Ma come verrà applicata la riforma? La Fondazione ANIA per la Sicurezza Stradale ha avviato l’iniziativa “Black Point”, che consente ad ogni cittadino di segnalare i punti più pericolosi sulle strade: chiunque può scaricare gratuitamente un software da installare sul proprio navigatore, che avvisa quando ci si avvicina ad un punto critico (sta per essere lanciata anche una app). In commercio esiste già uno strumento che, oltre a questa funzione, consente di effettuare un’ispezione preventiva del veicolo e di compilare il vecchio CID in formato digitale, inviando con un “click” tutti i dati alla propria compagnia di assicurazione: si chiama “Sa Free” ed è un’applicazione che si scarica gratuitamente sul telefonino.

Ne parliamo con il Dott. Eugenio Vanda, Fondatore e Direttore Commerciale di Strategie Avanzate Srl e Consigliere di Amministrazione di Sicurezza e Ambiente Spa.

Dott. Vanda, in cosa consiste “Sa Free”?

«“Sa Free” è un’applicazione, sviluppata da Sicurezza e Ambiente a disposizione di tutti gli assicurati che possono scaricarla gratis sullo smartphone. La prima funzione consente, in caso di sinistro, di compilare il CAI (Constatazione Amichevole di Incidente, n.d.r.) in formato elettronico e di inviarlo alla propria assicurazione. Basta scaricare la app e cliccare sull’icona “Compila CAI”, in cui già sono impostati data e ora: in pochi minuti si possono inserire, in modo semplice e immediato, dati e dinamica dell’incidente che verranno spediti in tempo reale alla centrale operativa. Ricevuta la comunicazione di attivazione del CAI, quest’ultima contatterà il cliente sul cellulare per offrire un aiuto nella sua compilazione, attraverso un “Personal Assistant” operativo 24 ore su 24. Oltre a fornire assistenza telefonica, per il tramite di un numero verde, la centrale operativa è in grado di raggiungere entro 10/20 minuti il luogo dell’incidente, ripristinando le condizioni di sicurezza stradale e ambientale in caso di sversamento di liquidi. La app permette inoltre di scattare fotografie dei danni da allegare al modulo in formato digitale, che la centrale girerà alla compagnia dell’assicurato».

Quali altri funzioni è in grado di svolgere “Sa Free”?

«Se dovesse passare il decreto legge sulla Concorrenza, le compagnie assicurative avrebbero l’obbligo di scontare le tariffe agli assicurati che accettino l’ispezione preventiva del veicolo. Ecco, la seconda icona cliccabile sulla app è proprio: “Ispezione veicolo”. In prossimità del rinnovo della polizza, infatti, compilando questo modulo di “Sa Free” il consumatore ha facoltà di inviare alla propria compagnia le foto e le condizioni della vettura, potendo così usufruire di uno sconto sulla polizza. Si tratta di una vera e propria auto-certificazione».

È evidente che ci troviamo di fronte ad un sistema pensato per combattere le frodi. In questo senso, proporre l’auto-certificazione delle condizioni del veicolo non è un rischio?

«La stessa adesione del cittadino all’ispezione preventiva del veicolo è di per sé un’attestazione contro le frodi. Mi sento di dire che il nostro strumento è una garanzia di trasparenza: “Sa Free” consente di scattare fotografie al veicolo, che riportano data e ora. Inoltre, per evitare contraffazioni, nel giro di poche ore le foto si cancellano automaticamente dal telefono. Per legge, già oggi l’agente ha il dovere di verificare le condizioni dei veicoli che assicura, ma raramente è possibile».

Dunque per i consumatori potrebbe esserci un grande risparmio, anche se le compagnie dovessero concedere una bassa percentuale di sconto, visto che i premi si attestano sui 15 miliardi?

«Il decreto allo studio del Consiglio dei Ministri dovrà stabilire l’entità degli sconti per gli assicurati; di certo, combattendo le truffe si andrebbero a recuperare denari che consentirebbero di abbassare le tariffe: su 15 miliardi di premi, anche solo un 5% di risparmio significa rimettere nelle tasche degli Italiani circa 800 milioni di euro».

Qual è la terza funzione di “Sa Free”?

«Nella terza riga dell’interfaccia si trova la voce “SicurVia”: se il flag è attivo, quando l’automobilista è in procinto di arrivare in un “punto nero”, ovvero a rischio incidenti (secondo i dati forniti dalla Pubblica Amministrazione e da Sicurezza e Ambiente), un segnale di alert avviserà della situazione di pericolo. Si basa su un sistema di geolocalizzazione per indicare un incrocio non segnalato, una curva con molta pendenza, una zona ad alta frequenza di incidenti, etc.».

Il progetto è interessante, ma presuppone che si abbiano conoscenze informatiche e un telefonino di nuova generazione dotato di Gps…

«Oramai penso che tutti abbiano a disposizione uno smartphone, che di fabbrica esce con il Gps incorporato. La nostra app può essere scaricata da Apple, Android, BlackBerry e Windows Mobile. È una applicazione che si basa su una tecnologia avanzata e fruibile da tutti, progettata per venire incontro alle esigenze di sicurezza dei cittadini, eliminando al contempo le difficoltà burocratiche con un notevole risparmio di tempo».

Da tempo si sente parlare dell’applicazione della “scatola nera” sulle auto. La vostra azienda cosa propone?BodyPart

«Tra febbraio e marzo lanceremo sul mercato la “Memory Box”: un’evoluzione delle attuali scatole nere. Attraverso una scheda SD, interna che registra tutto, sarà possibile tracciare ogni movimento del veicolo anche in galleria dove non c’è segnale Gps; verrà ricostruita fedelmente perfino la traiettoria dell’incidente. Al conducente sarà sufficiente “spuntare” un flag per avviare il proprio profilo di guidatore e lasciar traccia del percorso che andrà a fare. Può rappresentare un eccellente sistema di sicurezza anche per chi ha figli neo-patentati e vuole “seguire” i loro spostamenti, per stare più tranquilli; mentre chi invece preferisce mantenere la sua privacy può tranquillamente non attivarlo. In caso di incidente, la “Memory Box” evidenzia in rosso, blu e verde, in funzione dell’entità della deformazione del veicolo, il punto in cui si è verificato l’impatto: tutti i dati vengono inviati in tempo reale alla centrale operativa in funzione 24 ore su 24. La “Memory Box” sarà a disposizione sia dell’assicurato che delle autorità di polizia. Anche questo è uno strumento anti-frodi che consente l’accertamento delle responsabilità in seguito ad un incidente. Per quanto riguarda l’aspetto prettamente tecnico, lascerei la parola all’Ing. Castelli».

L’ex Ministro Castelli è il Responsabile Tecnico del progetto Memory Box di Sicurezza e Ambiente Spa. 

Ing. Castelli, tra gli aspetti tecnici ed innovativi della Memory Box, quale ha una particolare rilevanza?

Castelli_Responsabile Tecnico del progetto Memory Box di Sicurezza e Ambiente Spa

«La Memory Box è innovativa sotto diversi aspetti, uno fra questi è l’utilizzo di giroscopi triassiali che, oltre alla valutazione presuntiva del danno, potrà effettuare una ricostruzione automatica e tridimensionale dei movimenti compiuti dal veicolo negli istanti che precedono e che seguono l’evento di crash».

In conclusione, Dott. Vanda quali possibili sviluppi ritiene che possano nascere tra la vostra azienda e Konsumer Italia?

«Stiamo aprendo dei tavoli di lavoro comuni, a partire da una verifica complessiva dei contratti e delle procedure destinate al consumatore che rispondano appieno alle linee guida del codice del consumo. Ci avvarremo dell’apporto di Docenti Universitari ed esperti del settore, inoltre metteremo tutto il nostro impegno nella diffusione di campagne informative sui territori che, grazie a Konsumer Italia, saranno attuate, se accettate, anche da associazioni di consumatori partner, come ACU, MDC, ed altri ancora. Saranno introdotte poi nuove procedure di analisi e verifica della soddisfazione del consumatore. Infine, ci proponiamo di stare al fianco dell’utenza più debole insieme con Konsumer Italia: impegno sociale, sicurezza e salvaguardia delle persone è ciò che vogliamo portare come valore aggiunto. Grazie ai sistemi innovativi che stiamo lanciando sul mercato, questo sarà presto ancora più una realtà di sistema. È altresì evidente che prenderemo immediato contatto con tutte le associazioni al fine di consentire la più ampia diffusione di ogni tipo di informazione in merito alla “Memory Box” e “Memory Box per ciclomotoveicolo”, su cui Konsumer a due ruote potrebbe partecipare ad una sperimentazione su strada, ritenendo così di poter fortemente contribuire a dare al cittadino un ottimo servizio di trasparenza, sicurezza e assistenza e alle Compagnie di Assicurazione un eccellente strumento per contribuire a combattere le frodi».

Andrea Scandura

ufficio.stampa@konsumer.it