25Oct2015

Aumento del limite di utilizzo del contante: incentivo all’evasione o no?

Uno dei punti più controversi della Legge di Stabilità 2016 è l’aumento a 3.000,00 euro della soglia per l’uso dei contanti.


Oggi l’Italia ha il limite all’utilizzo del contante più basso d’Europa (€ 1.000,00) insieme a Portogallo e Francia. Seguono la Greci (1.500,00), la Spagna (2.500,00) e il Belgio (3.000,00) mentre tutti gli altri Paesi – Germani, Inghilterra, Finlandia in testa – non hanno alcun limite.

Tra il 2000 e il 2012 (ultimo anno in cui i dati sono disponibili), a fronte di una soglia limite all’uso del denaro che è rimasta pressoché stabile fino al giugno 2008, l’evasione ha registrato un andamento altalenante fino al 2006 per poi scivolare progressivamente fino al 2010. Se tra il 2010 e l’anno successivo l’”asticella” del limite al contante si è ulteriormente abbassata (passando da 5.000 e 1.000 euro), l’evasione, invece, è salita fino a sfiorare il 16 per cento del Pil, per poi ridiscendere nel 2012 sotto quota 14 per cento.

Sono questi risultati di studi effettuati dalla CGIA di Mestre dai quali emerge un dato sorprendente: c’è pochissima correlazione tra la soglia limite all’uso di cartamoneta imposta per legge e l’evasione fiscale (intesa come il rapporto tra la base imponibile Iva non dichiarata e il Pil).

E questo perché il diffuso uso del contante è conseguenza del fatto che ci sono quasi 15 milioni di consumatori che non hanno un conto corrente presso una banca e, in conseguenza, non utilizzano alcuna forma di pagamento tracciabile, come la carta di credito, il bancomat o il libretto degli assegni. La specificità tutta italiana di molte persone di una certa età e con un livello di scolarizzazione molto basso che preferiscono ancora adesso tenere i soldi in casa, anziché affidarli ad una banca, è anche conseguenza degli alti costi per la tenuta di un conto corrente che in Italia sono i più elevati d’Europa.

La misura prevista nella Legge di Stabilità 2016 nell’ottica del rilancio dei consumi potrebbe, in conclusione, essere valida ma solo se accompagnata da una riduzione dei costi della moneta elettronica, in linea con le Direttive Europee, possibilmente con incentivi del Governo all’utilizzo della moneta elettronica con l’aggiunta di una costante campagna di educazione all’uso della moneta elettronica che possa far evincere ai più il costo derivante per la collettività che la circolazione di carta moneta, determina e che appare sempre più in salita.

Antonio Caricato
Vice Presidente Konsumer Italia
Capo Dipartimento Banche