13Jul2014

Sanità – Estate tempo di viaggi all’estero

fonte: www.healthdesk.it

Programmare per tempo le necessarie misure profilattiche per prevenire i rischi sanitari, spesso di natura infettiva ma non solo, che possono verificarsi soprattutto nei Paesi del sud del mondo: è questo il primo consiglio degli specialisti della Simit, la Società italiana di malattie infettive e tropicali, all’approssimarsi del periodo delle vacanze estive. Attenzione, aggiungono, a zanzare, acque, animali selvatici e rapporti sessuali, che sono i principali canali di trasmissione per malattie infettive durante le prossime settimane.

Tra questi, precisa la Simit, in gran parte dell’Africa sub-sahariana, la malaria trasmessa di sera e di notte dalle zanzare Anopheles rimane il pericolo principale da prevenire adeguatamente, anche mediante la assunzione di opportuni farmaci profilattici, per le conseguenze potenzialmente mortali che comporta. Sempre le zanzare, ma del tipo Aedes a puntura diurna, sono invece responsabili della trasmissione del virus Chikungunya e del virus dengue. La prevenzione di queste infezioni, in assenza di farmaci o vaccini efficaci, rimane affidata alla prevenzione della puntura della zanzara.

«Oltre alle zanzare – spiega Massimo Andreoni, presidente Simit – sono da ricordare i rischi, anche gravi, connessi alla ingestione di acqua o alimenti contaminati che possono causare anche patologie gravi quali la amebiasi e la epatite virale A e che richiedono il rigoroso rispetto di norme alimentari che evitino il rischio di contaminazione». Altrettanto importante, avverte Andreoni, è usare tutte le precauzioni possibili soprattutto per i rapporti sessuali occasionali, potenziali fonti di infezioni anche gravissime come quella da Hiv e l’epatite virale B, oltre alle classiche malattie veneree.

«Tra le epidemie attualmente in atto – sottolinea Francesco Castelli, presidente della Simet, la Società italiana di medicina tropicale – è da ricordare quella di virus Ebola, che ancora colpisce Sierra Leone, Liberia e Guinea Conakry, aree tuttavia normalmente non interessate dai flussi turistici, e quella di virus Chikungunya che da ottobre 2013 colpisce alcune isole caraibiche. Un richiamo particolare – aggiunge – anche alle precauzioni da contatto respiratorio per chi si reca in Medio Oriente, dove serpeggia l’infezione dovuta al nuovo coronavirus MERS-CoV».

Gli esperti raccomandano anche una particolare attenzione al contatto con gli animali selvatici, soprattutto nel sub-continente indiano dove è stato segnalato un incremento dei casi di rabbia anche mortali conseguenti a morsi di cani.

Oltre alle patologie infettive, poi, gli specialisti ricordano come il maggior numero di morti tra i turisti sia causato da imprudenze accidentali sulla strada o in ambito sportivo e che, proprio in questa prospettiva, è bene prestare una particolare cautela nell’uso dei bevande alcoliche.

«Se il viaggio è occasione di spensieratezza e di piacere – conclude Andreoni – è quanto mai opportuno pianificarlo con accuratezza anche sotto il profilo sanitario rivolgendosi per tempo a chi potrà fornire i più opportuni consigli vaccinali, chemio profilattici e comportamentali oltre che provvedere a stipulare una adeguata copertura assicurativa per le eventuali necessità sanitarie che dovessero rendersi necessarie nel Paese di destinazione». Il Policlinico di Tor Vergata a Roma, conclude Andreoni, «è a disposizione anche attraverso i social media e i siti web».